Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici Nesiotikà

La Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici

La Scuola propone ai suoi iscritti la tematica di studio NESIOTIKÀ che definisce l’ambito geografico del Mediterraneo in cui si snoda “la rotta delle isole”. Questa tematica viene affrontata attraverso l’attivazione del percorso di Archeologia Subacquea e dei Paesaggi Costieri – curriculum Archeologia Classica – e dei quattro curricula Preistorico, Classico, Medievale e Orientale.
I curricula sono orientati alla formazione scientifica professionalizzante nell’ambito principale delle insulae Maris Nostri et Externi.

Il corso di laurea

Insegnamenti e metodologia

Il piano di studi della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici prevede l’acquisizione di 120 CFU. Gli insegnamenti sono suddivisi in 5 ambiti principali, per complessivi 70 CFU. Ciascun iscritto deve acquisire ogni anno i crediti relativi agli insegnamenti dei primi 3 ambiti e di uno a scelta tra il quarto e il quinto ambito. Nell’ambito dei diversi insegnamenti vengono tenuti seminari da docenti dell’Università degli Studi di Sassari e di Atenei e centri di ricerca italiani e stranieri.

I tirocini

Sono inoltre contemplate nel piano di studi ulteriori attività formative organizzate nei tre stages di scavo/ricognizione, laboratorio/museo, gestione per un totale di altre 375 ore per ciascun anno (15 CFU). Sono molteplici le attività di scavo alle quali hanno partecipato gli specializzandi: Colonia Iulia Neapolis (Capo Bon, Tunisia), Lipari, Mont’e Prama, La Maddalena, Pantelleria, Teti-Abini, Mozia-San Pantaleo, Milis-Cobulas, Bauladu-Santa Barbara di Turre, Marrubiu-Is Bangius, Iloi-Sedilo, Pollentia – Mallorca (Spagna), Villamar, Creta.

La prova finale

Il percorso di specializzazione si conclude con una prova finale (20 CFU) che consiste nella discussione di un elaborato originale sotto forma di progetto scientifico-professionale, relativo alla conoscenza integrata di un territorio di ambito terrestre, costiero o subacqueo o lettura propositiva complessa di documenti e/o contesti archeologici, ovvero al restauro, alla valorizzazione di monumenti ed aree archeologiche terrestri e subacquee, all’allestimento museale di beni archeologici, alla valorizzazione in situ, alla comunicazione e promozione degli stessi.

CIRCE

Il Centro Internazionale per la Ricerca sulle Civiltà Egee “Pierre Carlier”- Biblioteca e archivio Jean-Pierre Olivier e Frieda Vandenabeele” è una delle risorse della Scuola. Lo scopo del Centro è quello di promuovere lo studio delle civiltà egee in un momento in cui molte istituzioni in Italia e all’estero stanno rinunciando a mantenere insegnamenti e a finanziare progetti di ricerca relativi a queste antichissime civiltà, nonché a promuovere la conoscenza, anche al di fuori dai confini italiani, della civiltà nuragica, che ha prodotto realtà architettoniche del massimo interesse in ambito preistorico.

La biblioteca

La Scuola gode di una biblioteca che si compone di circa 10.000 pezzi pertinenti ai due fondi di Raimondo Zucca e Mario Torelli. La biblioteca è parte del Sistema Bibliotecario dell’Università degli Studi di Sassari.

Tharros Felix

E’ pubblicata una collana di studi sui beni culturali dal titolo «Tharros Felix», composta da monografie e contributi miscellanei sui beni culturali e, in particolare, sul patrimonio culturale sommerso mediterraneo che in esso troveranno ospitalità.

Gli sbocchi professionali

Gli sbocchi professionali possono aversi nei competenti livelli amministrativi e tecnici delle amministrazioni pubbliche, relativi alla valorizzazione e fruizione del Patrimonio dei Beni Archeologici, in particolare con la catalogazione; in strutture pubbliche e in organismi privati, come imprese, studi professionali specialistici che abbiano funzioni e finalità organizzative anche nel settore del Patrimonio dei Beni Archeologici sia terrestri che subacquei; nella prestazione di servizi culturali, editoriali, web e di ricerca, altamente qualificati, relativi all’analisi storica, alla conoscenza critica, alla catalogazione, alle tecniche diagnostiche relative al Patrimonio dei Beni Archeologici, in funzione della formazione di diversi livelli di comunicazione del patrimonio culturale sia subacqueo che terrestre; nella gestione e manutenzione di giacimenti archeologici, nella logica dei parchi culturali-ambientali in rete; nel campo della conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio dei Beni Archeologici.

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